ASSOCIAZIONE
PRO LOCO ’Francesco Durante’
FRATTAMAGGIORE
(NA)
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UN ITINERARIO GIUBILARE IN
CAMPANIA Paesaggi, siti archeologici, centri storici, cristianesimo,
arte e cultura. Fonte: testo di Pasquale Saviano in: RASSEGNA STORICA DEI COMUNI n.98-99/2000 Rielaborazione di Miriam Saviano
Sommario 1. La Via Campana-Antiqua. 2. L’Itinerario della Fratta Benedettina. 3.
I
Luoghi delle Visite.
1.
LA VIA CAMPANA-ANTIQUA La
meta religiosa nel Medioevo ha
spesso suggerito il nome alla via percorsa dai pellegrini cristiani. Esempi
ne sono il Cammino di Santiago in Galizia, la Via
Francigena dei Romei, la Via
dell'Angelo del Gargano, la Magna Strata dei siti
calabresi. La Via Campana-Antiqua non
si riferisce ad una meta precisa, ma essa è la via primaria, in ordine
di tempo, dei pellegrini cristiani
sul suolo italiano; e ciò si deve al cammino di San Paolo verso
Roma (Cfr.:Atti degli Apostoli), alla sua funzione di adito romano per i
pellegrini del Mediterraneo, e alla presenza di martiria e loci
sacri, come quelli di San Sosio a Miseno, di Santa Giuliana a Cuma,
e di San Felice a Cimitile, che già nel IV secolo erano frequentati
santuari della cristianità. Questa Via, sviluppantesi in una
delle aree territoriali più belle e celebrate del pianeta, realizzava la
connessione tra Pozzuoli Napoli e Capua, e aveva diramazioni per
l'area Flegrea-Patriense, per l'Ager Neapolitanus e per la Liburia
tra Atella Capua e Nola. I siti devozionali dislocati numerosi sul suo percorso principale, e
negli anfratti collaterali, esprimono il senso dei luoghi del Paleo-Cristianesimo, del Monachesimo Greco
e Latino e dell'Arte cristiana secolare.
2. L'ITINERARIO
DELLA FRATTA BENEDETTINA I percorsi possibili lungo la Via
Campana-Antiqua, tutti
snodantisi per la Campagna
ed il Golfo di Napoli, in un ambiente naturale paesaggistico e artistico
bellissimo ed unico al mondo, possono essere molteplici e con diversificati
riferimenti monumentali e agiografici. Tra questi, l'itinerario della ‘Fratta
Città Benedettina’ consente un percorso unitario, culturalmente e
religiosamente fondato, legato alla varietà dei luoghi,delle esperienze e
delle cronologie. ‘CITTA’ BENEDETTINA’ è il titolo dato dall' Ordine di San Benedetto (OSB) a
Frattamaggiore (NA), grazie alla Custodia nel Tempio principale dei corpi dei
Santi Sosio e Severino: l'uno martire paleo-cristiano campano e l'altro abate
precursore del monachesimo occidentale, patrono dell'Austria e dei popoli
danubiani. Il tempio sosiano frattese è oggi meta religiosa di un antico
pellegrinaggio internazionale fatto per la salvezza delle Anime del
Purgatorio, e che fino al 1807 si rivolgeva al monastero benedettino di
Napoli, divenuto poi sede dell'Archivio di Stato.Il tema unificante di questo
percorso è riferito all' Origine di Fratta e alla esperienza
spirituale della Visita dei luoghi della Traslazione dei Santi Sosio e
Severino. Su questo tema esiste una vasta letteratura storica ed
agiografica.
3. I LUOGHI DELLE VISITE: La Fratta di Atella: Il Paleo-Cristianesimo
e la Città scomparsa; la Leggenda d'Origine. Il Tempio Sansosiano:
Pellegrinaggio alla tomba del Martire e del Fondatore dell'Ordine
Severiniano; Monachesimo, Arte. Aversa normanna: Città episcopale sorta
dalla sede di Atella; Cattedrale di S.Paolo; Monasteri di San Lorenzo
extra-moenia e San Biagio delle Monache. Cuma: Città della Magna Grecia, sito
archeologico importantissimo.
Cattedrale paleo-cristiana di San Massimo e sede della devozione di
Santa Giuliana martire, patrona frattese; origine di colonia frattese. Miseno: Antico porto romano e sede dell'emporio funaro;
sito archeologico e sede ecclesiale del diacono Sosio; origine di colonia
frattese e luogo della prima Traslazione del Santo. Pozzuoli e Solfatara: Approdo campano dei commerci del Mediterraneo e dei primi
cristiani in cammino per Roma. Sosta di San Paolo.Siti del martirio nel IV
secolo dei Santi Campani: Gennaro, Sosio, Festo, Desiderio, Eutichete, Procolo ed Acutio. Nisida: Sede dell'Abate Adriano (VII secolo),
evangelizzatore degli Angli e portatore a Lindfarne del cultodi
San Sosio. Napoli: Castro Luculliano (Castel dell'Ovo):
Cittadella monastica e Cenobio dei Severiniani; luogo della prima Traslazione
di San Severino. Catacombe: le effigie di San Sosio e di
Santa Giuliana. Cattedrale di San Gennaro: luogo della
Congregazione monastica di Santo Attanasio, che recuperò il patrimonio
di Miseno distrutta dai Saraceni e che favorì l'esodo dei Misenati nella Fratta Atellana. Monastero di San Sosio e Severino:
luogo della seconda Traslazione. Santa Maria di Costantinopoli: Traslazione di Santa Giuliana. Chiesa dei Vergini: sepoltura del
Beato frattese Padre Modestino. Cardito: Chiesa di San Biagio: luogo di sosta della
Traslazione dei Corpi di San Sosio e San Severino operata nel 1807 dal Vescovo M.Arcangelo Lupoli. Frattamaggiore: Chiesa
dell'Annunziata e Sant'Antonio: luogo di sosta della Traslazione del 31
Maggio 1807.
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